S.S. 131 km. 76,900 – Marrubiu (Oristano)
RICHIEDI INFORMAZIONI
S.S. 131 km. 76,900 – Marrubiu (Oristano)

Eliminare i nidi delle formiche

Problema delle formiche in casa

Le formiche (Hymenoptera Formicidae), sono un gruppo di insetti eusociali tra i più abbondanti in natura, tanto che in certi ecosistemi come quelli delle foreste pluviali rappresentano insieme alle termiti la maggior parte della biomassa presente nel suolo.

In ambiente urbano o rurale, possono rappresentare uno degli agenti infestanti di origine animale più difficili da eradicare.

Quando la loro abbondanza è tale da arrecare problemi all'interno di un edificio o di uno spazio esterno, una ditta specializzata come Nuova Prima può intervenire con un approccio tecnico-operativo che non trascura la determinazione della specie oggetto di interesse e le caratteristiche dell'ambiente nel quale occorre operare, azione indispensabile per condurre una lotta che possa raggiungere le colonie infeudate in esso.

Applicare un protocollo di disinfestazione contro una data specie, significa infatti andare a verificare preliminarmente i tratti caratteristici della sua biologia e del suo comportamento, al fine di raggiungere nel più breve tempo possibile il massimo del risultato: l'eradicazione di una colonia.

Questo perché numerose sono le differenze che contraddistinguono le circa 70 specie presenti in Sardegna, specie delle quali però solo alcune sono sovente obbiettivo dei nostri interventi. Tra queste, almeno tre vengono più spesso verificate nelle abitazioni o negli ambienti esterni dove Nuova Prima si trova costantemente ad operare: Linepithema humile (formica argentina), Pheidole pallidula (formica testa grossa), Crematogaster scutellaris (formica rizzaculo). Ciascuna delle specie sopra ricordate ha le proprie caratteristiche salienti, delle quali occorre tener conto per, come detto, approntare un adeguato protocollo di disinfestazione.

La formica argentina, l'unica tra quelle menzionate non originaria di queste latitudini, è un formicide dai tratti invasivi che sostituisce progressivamente le altre specie da un dato habitat. La si può incontrare sia in ambiente urbano che in campagna soprattutto nelle aree costiere o prossime alla costa, dove costituisce supercolonie nel terreno formate da migliaia di operaie, in costante attività per assicurare l'approvvigionamento di cibo e per questo spesso massicciamente presente all'interno degli edifici.

La formica testa grossa, oriunda del bacino del mediterraneo, pur non essendo invasiva come la precedente è notevolmente adattata a colonizzare ampie superfici compreso l'interno degli edifici. Come la formica argentina costruisce nidi sotto la superficie del terreno, tuttavia è capace di sfruttare altri micro habitat come l'interno dei condizionatori d'aria o le crepe dei muri.

La formica rizzaculo invece, così chiamata per il suo atteggiamento di attacco/difesa che prevede l'elevazione dell'addome (gastro) verso l'alto, è come P. pallidula autoctona dell'area mediterranea, dove è diffusa negli ambienti in cui vi sia del legno morto, comprese ad esempio le travi o le strutture lignee delle abitazioni. Anche se non è solitamente dannosa alla stabilità di una trave o di un tetto, è bene provvedere alla sua eradicazione per non compromettere l'integrità di una struttura. Segni inequivocabili della sua presenza sono le fitte processioni di operaie e la produzione di rosura derivata dalla loro opera di escavazione del legno.


Le fasi operative di un intervento di disinfestazione contro questi meravigliosi ma spesso fastidiosi ospiti degli ambienti antropici possono essere brevemente riassunti in due fasi:

  1. sopralluogo e determinazione della specie, al fine di una razionale programmazione degli interrventi;
  2. procedura di disinfestazione, consistente nell'applicazione congiunta o meno di vari sistemi come l'umidificazione o l'avvelenamento progressivo della colonia. L'obbiettivo è quello di sterminare la o le colonie presenti, così da richiedere in molti casi più di un intervento ed il monitoraggio post-trattamento.
Linepithema humile (formica argentina) fotografata al microscopio digitale (Foto Nuova Prima).
   
Operaia di Crematogaster scutellaris (formica rizzaculo) tipica specie autoctona del bacino del Mediterraneo (Fonte Web)
   
Trappola a baionetta per l'avvelenamento progressivo delle colonie di formicidi (Foto Nuova Prima)

FAQ delle Formiche