Eliminare il problema delle zecche in giardino
Le zecche sono artropodi appartenenti all’ordine degli Acari.
Possiamo distinguere due tipi di zecche, appartenenti a due famiglie: le zecche dure (Ixodidae) e le zecche molli (Argasidae). Entrambi i gruppi sono parassiti ematofagi (si nutrono di sangue), e questa necessità li rende importanti per il fastidio che arrecano, ma anche e soprattutto per la possibilità di trasmettere malattie.
Le zecche dure sono così chiamate per lo scudo dorsale che le ricopre. Si nutrono del sangue dell’ospite, stazionandovi per tutta la durata di uno stadio vitale. Solitamente infatti ognuno degli stadi vitali (larva, ninfa e adulto) sale su un’ospite, infligge il suo rostro ed effettua il pasto di sangue che gli è necessario, dopodiché si stacca e muta allo stadio successivo. La femmina adulta dopo il pasto di sangue, necessario per maturare le uova, effettua la deposizione poi muore.
L’habitat preferito dalle zecche è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa ed arbustiva, con microclima preferibilmente fresco ed umido, anche se non è raro il loro riscontro in aree con clima decisamente caldo ed asciutto, e con vegetazione più rada.
Le zecche rivestono importanza sanitaria in quanto vettori di numerose malattie (rickettsiosi, borreliosi di Lyme, febbre ricorrente da zecche, encefalite da zecche, e altre).
Le specie più comuni sono Rhipicephalus sanguineus (zecca del cane) e Ixodes ricinus (zecca delle pecore), entrambe capaci di attaccare anche l’uomo, specialmente la prima che ha come ospite abituale il cane. Sono spesso associate anche al bestiame domestico, oltre che agli animali di affezione, per cui è frequente la loro presenza nelle aree abitate.
Le zecche molli sono dei parassiti ematofagi, in genere associati ai volatili, selvatici e domestici, ed in particolare i piccioni, e possono infestare gli ambienti frequentati da questi (piccionaie, soffitte). A differenza delle zecche dure, quelle molli tendono ad attaccare gli ospiti nelle ore di oscurità. Presentano, generalmente, una bassa specificità di specie, per cui, in assenza dell’ospite preferito, possono attaccarsi al primo ospite “utile” di passaggio; l’uomo rappresenta solitamente un ospite occasionale.
La specie più comune è Argas reflexus (zecca del piccione). La loro presenza in genere è potenzialmente possibile in quegli edifici utilizzati da questi volatili per il riposo notturno e per la nidificazione.
Lotta
I sistemi di disinfestazione praticati dai tecnici Nuova Prima per la lotta a questi acari ematofagi, tengono conto delle caratteristiche di vita di ciascuna specie o gruppo di specie e possono riguardare superfici esterne più o meno ampie o l'interno degli edifici frequentati dagli animali ospiti. Un sopralluogo preliminare è indispensabile per stabilire se si tratta di zecche dure o molli, in quanto molto diverso può essere l'approccio alla lotta. Riconosciuta la specie, devono essere verificate le abitudini di vita ed i luoghi frequentati dall'animale ospite, al fine di localizzare i focolai di infestazione e procedere all'eradicazione dei parassiti.
Nel caso della zecca del cane R. sanguineus, sarà per esempio necessario trattare e/o eliminare la vegetazione sulla quale questo ectoparassita si arrampica per saltare sull'ospite, mentre per il controllo delle zecche molli è più razionale allontanare dalle abitazioni i volatili che le ospitano, per esempio i colombi, abbinando comunque a questo intervento anche una disinfestazione e tutte le procedure per bonificare l'area da essi frequentata (asportazione del guano e dei nidi, disinfezione etc.).