S.S. 131 km. 76,900 – Marrubiu (Oristano)
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Disinfestazione termiti e tarme

Evitare gravissimi danni alle strutture lignee delle abitazioni

Gli Isotteri o Tèrmiti sono specie sociali di piccole e medie dimensioni, caratterizzate da un apparato boccale masticatore e da 4 ali uguali.

Il capo è dotato di una finestra, cioè di un foro dal quale viene secreto un liquido vischioso che assume il ruolo di sostanza di difesa, soprattutto contro le formiche che con loro rappresentano la maggior parte della biomassa presente nei suoli di molti ambienti tropicali. Gli occhi composti sono talora assenti nelle forme attere (prive di ali), mentre gli ocelli (occhi semplici) sono al massimo due. 

Alla base del comportamento sociale, vi è il polimorfismo correlato alla suddivisione del lavoro: un tipica colonia si compone di una casta rappresentata dai reali (maschi e femmine deputati alla riproduzione) e di due caste di sterili (operai e soldati). I reali cosiddetti tipici, sono rappresentati da una coppia di adulti normali ed alati, i quali dopo la sciamatura dal vecchio nido si scelgono un luogo idoneo, si strappano le ali e costruiscono un primo rudimentale nido. La femmina si dedica attivamente alla riproduzione al punto da divenire fisogastrica, cioè con uno sviluppo abnorme dell’addome a causa del grande sviluppo degli ovari. Gli operai ed i soldati sono degli individui atteri (privi di ali), appartenenti ad entrambi i sessi ma sterili, differenziabili tra loro principalmente per il maggiore sviluppo del capo e delle mandibole dei secondi. 

I riproduttori possono essere poi anche di tipo secondario (riproduttori di complemento), ed in questo caso si presentano con un aspetto più simile agli operai, rimanendo in stadio giovanile (neotenico) per poi sostituirsi ai reali veri nel caso di una loro assenza o quando la colonia è in fase di espansione, con formazione conseguente di colonie figlie. Gli operai, che in alcune specie mancano sostituiti da stadi giovanili di forme alate o da soldati che rallentano il loro sviluppo, curano uova e neonati, procacciano il cibo (quasi sempre a base di cellulosa proveniente da alberi, case o funghi appositamente allevati in camere del nido), mantengono i soldati che sono incapaci di nutrirsi è devono essere imboccati. Inoltre, sempre gli operai provvedono alla costruzione, riparazione e pulizia del nido. I soldati invece, che provvedono alla difesa della colonia con il loro grosso capo col quale per altro occludono gli accessi al nido, aumentano di numero quando il numero di operai ha superato un certo limite (5-8 in Kalotermes). Una serie di feromoni, tra i quali quello inibitore secreto dai reali ed in grado di rendere sterili le due caste non riproduttrici, consentono l’equilibrio della colonia. 

Con lo scambio del nutrimento tra individui (trofallassi), le tèrmiti si passano anche dei protozoi e dei batteri: i primi sopperiscono alla carenza di proteine nel legno, loro consueta fonte alimentare, mentre i batteri simbionti sono utili per la digestione della cellulosa, che viene trasformata in lipidi. In base alla localizzazione del nido, esse si distinguono in terricole, lignicole e arboricole; le prime sono danno luogo alle infestazioni più gravi e si spostano più o meno rapidamente a mezzo di gallerie sotterranee o per via epigea con la realizzazione di tubi o cannelli terrosi che le portano sino al legno attaccato. In queste specie è nota la modalità di moltiplicazione per propaggine, che prevede la comparsa dei riproduttori di complemento i quali fondano nuovi nidi nelle gallerie più periferiche, oltre alla cosiddetta sociotomia cioè la migrazione delle varie caste dal nido originario. Delle circa 2000 specie di tèrmiti conosciute e per lo più viventi nelle zone tropicali, soltanto due sono presenti in Italia e dunque anche in Sardegna: si tratta di Kalotermes flavicollis F. e Reticulitermes lucifugus R., tipiche abitatrici dell’area circum-mediterranea. Il Kalotermes o tèrmite dal collo giallo, vive in colonie poco numerose (massimo 2000 individui), e non presenta operai ma soltanto pseudoergati, cioè come detto reali o soldati che non hanno ancora terminato il loro definitivo sviluppo. La sciamatura di questa specie si svolge da luglio ad ottobre e gli alati, dopo un breve volo fondano delle nuove colonie nelle necrosa ture di rami e tronco. Possono attaccare anche il legno in opera, sempre fuori dal terreno. 

Il Reticulitermes o tèrmite nera (per il colore del pronoto tipico degli alati), vive invece in colonie di molte migliaia di individui rappresentati da molti reali neotenici, operai, soldati e manca di reali veri nonostante la sciamatura sia frequente soprattutto nelle aree più aride come molte località della Sardegna. Quest’ultima si può verificare nel corso di tutto l’anno, ma soprattutto a partire dai primi mesi primaverili come verificabile nelle provincie sarde centromeridionali di Oristano e Cagliari. Attraverso cannelli ottenuti da un impasto di terra e saliva, questa specie eminentemente lucifuga ed incapace di sopravvivere alle condizioni ambientali esterne è in grado di moltiplicare i suoi nidi nello spazio senza la fondazione di nuove colonie da parte degli alati. A partire da nidi terricoli originari, le colonie raggiungono i luoghi di alimentazione costituiti da ceppaie e legno morto sul terreno, solai, infissi, tetti lignei perfino ai piani più alti degli edifici, oltre a non disdegnare il materiale cartaceo conservato nelle biblioteche o negli archivi. L’azione trofica, che non manifesta segni evidenti all’esterno delle strutture colpite, viene spesso individuata soltanto quando gli elementi lignei sono totalmente svuotati al loro interno, particolare allarmante nel caso di travi portanti perché all’origine di rovinosi crolli potenzialmente letali. Risulta così fondamentale avvalersi dell’intervento di ditte specializzate, che come Nuova Prima s.r.l. operante in Sardegna sono in grado di valutare la presenza di infestazioni attive di R. lucifugus e nel caso intervenire con protocolli di disinfestazione innovativi, che non necessariamente prevedono il ricorso ai classici insetticidi di sintesi.


Controllo delle infestazioni da Tèrmiti

L’unica specie presente a queste latitudini ed in grado di procurare gravissimi danni alle strutture lignee delle abitazioni (solai, travi, infissi) è il Reticulitermes lucifugus, una rinotermite formante colonie assai numerose confinate all’interno del legno attaccato e nei nidi di origine, realizzati sotto la superficie del terreno. Gli operai, di colore bianchiccio e comportamento lucifugo, realizzano delle gallerie in grado di evitare il contatto diretto con l’ambiente esterno; questi cannelli sono forse il segno più evidente della loro presenza all’interno delle abitazioni, in quanto osservabili in prossimità delle parti attaccate (foto 1).


Foto Infestazione Termiti

Foto (1) operaia di R. lucifugus al lavoro per realizzare un cannello lungo il muro interno di un abitazione.


Vivendo all’interno del legno senza contatti diretti con l’esterno, le colonie sono spesso raggiungibili soltanto con sistemi non convenzionali di lotta tra i quali rivestono una posizione preminente il Sistema Sentri Tech, le barriere chimiche, il protocollo Termidor del quale Nuova Prima s.r.l. è esclusivista in Sardegna, gassificazione, umidificazione e saturazione ULV, etc..


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